SERPENTE DELLA GIUSTIZIA
UN CENTRAL PARK SUI PRATI
Invertendo il rapporto tra interno ed esterno della vecchia fortezza militare, la città militare chiusa al quartiere. Abbattere il recinto e, capovolgendo il rapporto, costruire dall'interno.
Un parco con bosco, laghetti, rocce, attrezzature sciistiche e sportive per il tempo libero, un campo quadrato di fiori ed essenze primaverili e autunnali, percorsi botanici e didattici. La natura in centro città, così come nel paradosso di Central Park. Si realizza in continuità con la planimetria e la vocazione dell'area, una struttura per le aule e i tribunali, ma è anche aperta alla città, allo stesso tempo contiene spazi sociali, una piscina e campi da squash e palestre, un auditorium, un teatro e un cinema a tema sulla produzione nazionale attuale e storica, oltre a vari spazi d'arte e mostre temporanee. Infine, una serie di suggestivi spazi per la ristorazione, bar, ristoranti e disco-pub, affacciati su ognuna delle aree tematiche del parco o sui tetti del Serpente
La struttura del complesso è una trave articolata (mega) con diversi giunti strutturali che tocca terra solo in pochi punti per suggerire leggerezza e liberare lo spazio dalla sua impronta. I diversi domini funzionali sono ciascuno un lungo serpente, che corrono fianco a fianco, si intrecciano e si spezzano. Alcune sezioni sono mobili, che corrono lungo la struttura, come gli spazi per la ristorazione e l'arte, in accordo con i tempi e le stagioni, e quindi con i cicli del sole, insieme a paratie e frangisole che si sollevano da una pelle squamosa di titanio e alluminio con segni e strutture che suggeriscono un complesso frattale. Tutto ciò dà quindi un'idea generale di movimento e poeticità, che accompagna la danza dell'intero complesso sul susseguirsi di laghi, pianure e valli del micropaesaggio creato nel grande invaso dell'ex caserma.
