MOVING HOUSE
La sedentarietà sembra essere, come accennato, una parentesi nell’arco temporale dell’esistenza umana: poco a poco l’uomo ridiventa nomade. La globalizzazione è la reinvenzione del nomadismo, Le migrazioni riguardano tutti i gruppi umani, sia coloro che sono alla ricerca della sopravvivenza sia i rappresentanti delle multinazionali: il nomadismo non ha mai avuto tanto successo.
A livello inconscio, per la maggior parte di noi l’architettura è associata all’idea di sedentarietà. Di fatto, però, la sedentarietà sembra essere un fenomeno in rapporto all’arco temporale dell’esistenza dell’umanità.
limitare l’architettura all’ambito del sedentario è riduttivo rispetto a una complessità originata dai due bisogni umani fondamentali, abitare e spostarsi.
Il breve periodo della sedentarietà giunge a termine: infatti, sotto il duplice shock della mondializzazione e della globalizzazione lo scenario si va modificando inesorabilmente. I primi anni del 21° sec. hanno segnato un affascinante sviluppo del nomadismo in architettura sotto vari aspetti.
Gli esseri umani sradicati e senza risorse ricostruiscono le loro vite in abitazioni precarie, che possono essere spostate a seconda degli eventi politici ed economici. Infine, i problemi ambientali e la domanda di spazio attraverso le ricerche architettoniche alternative fanno riscoprire le qualità delle costruzioni prive di fondamenta, spostabili velocemente.
All’interno di questo ampio sviluppo, le creazioni architettoniche ‘differenti’ sono forse marginali, ma annunciano il futuro.
Costruzioni per popoli in movimento; un’estensione di un hotel universale.
I moduli sono standardizzati e possono essere fabbricati in serie; le due unità sono installate e raccordate alle diverse reti di acqua e di elettricità esistenti. Si possono inoltre prevedere più configurazioni a seconda delle situazioni preesistenti. Senza bisogno di costosi interventi sul costruito, ogni superficie può essere temporaneamente equipaggiata con questi moduli che, terminata la necessità, possono essere ricollocati altrove. corrispondenti a un’unità minima di abitazione, offre una soluzione al problema abitativo e permette di sfruttare territori urbani come le aree dei parcheggi.