FRANCE BRIDGE
Ponte pedonale per il quartiere gravitante intorno al Corso Francia in Roma, secondo un’operazione di progetto d’area articolata in due fasi. In una fase si interviene sulla estetica di questo asse viario andando a toccarne le peculiarità ed elevandole a componente estetica artistica anziché andarne ad eliminare la presenza. Si fa riferimento alla cartellonistica a scala gigante, da andare ad implementare in maniera sapiente e prospetticamente calcolata e calibrata, con opportuna scelta dei marchi, storici e non (da Martini a Ibm) e della presenza cinematografica (in continuo aggiornamento perciò) e dei monitor giganti a immagine cangiante (modello Time Square).
La seconda parte tocca invece il collegamento tra i due quartieri Vigna Stelluti e Vigna Clara/Fleming, permettendo quindi la connessione dei placidi viali verdi residenziali sulla sponda di Vigna Stelluti con il parco di Villa Claudia (una cui porzione diverrà pubblica), quindi una interessante connessione di spazi verdi in continuità di percorso ma soprattutto una importante connessione con il quartiere sottostante tramite un sistema di scale ed ascensori urbani, in vetro, panoramici.
Un futuro sviluppo dell’intervento sarà poi affidato alla cura delle pendici a verde e alla realizzazione di un grande parcheggio artificialmente interrato e di piccoli spazi dedicati all’artigianato al suo pedice.
Il ponte presenta strutture in acciaio nervato dipinto rosso, come il Bridge di San Francisco, con nervature triangolari secondo una estetica “stealth”, molto dinamica confluente con le linee di flusso di percorrenza del sottostante asse viario. I parapetti passano dall’acciaio nella sezione iniziale del ponte al vetro stratificato nella sezione centrale, ove sono pure presenti delle sedute sagomate, così da aprire una inusuale prospettiva sul quartiere e sulle sue caratteristiche (geomorfologiche, ossia il profilo delle due colline, verdi e del suo fondovalle e di comunicazione a larga scala, ossia l’insegnistica di grande dimensione e l’illuminazione notturna, suggestiva sia per l’asse viario che per il ponte, vero e proprio nuovo riferimento per la zona, sorta di simbolo e faro di un quartiere della Roma recente)
