Una Scheggia fra passato e futuro, il soppalco genera un nuovo spazio, aumentando la superficie complessiva delle Sale Pio Monti fino a 100 mq. L’elemento modulare del corrimano, prima della scala e poi del parapetto sono il modulo base del soppalco, essi scendono gradevolmente formando degli espositori lungo tutto il perimetro della seconda sala.
Le Caratteristiche dello spazio/soppalco sono quelle di generare delle funzioni flessibili, ad esempio: archivio, studio e convegno. Infine, la forma di insieme è data da linee spezzate che si concentrano in una cuspide, in una prua che punta la colonna è il richiamo alla formologia navale che come una freccia riemerge dagli abissi per indirizzare l’attenzione verso la memoria storica della colonna romana.
La sala pio monti ha una superficie complessiva di 70 mq circa di cui 30mq nella sala di accesso, 35 mq nella sala B e 5 mq nel disimpegno che collega con il piano cantina, caratterizzata da una planimetria trapezoidale che trae la sua forma dalle molteplici stratificazioni storiche: dall'epoca romana, al medioevo, al barocco, via via sino ai nostri giorni. Gli elementi strutturali dominanti sono le grandi volte a botte, gli archi irregolari e i muri a sacco, che richiamano le sue origini romane, come la colonna che emerge sul muro di fondo nella seconda Sala Pio Monti in direzione nord-ovest.
Un cenno va fatto alla splendida cornice rappresentata da Piazza Mattei (a ridosso del nostro studio)sulla quale si apre la Fontana delle Tartarughe, il capolavoro barocco di Giacomo della Porta e Taddeo Landini con interventi di restauro del famoso architetto e scultore barocco Gian Lorenzo Bernini. Lo spazio visivo è caratterizzato da una fusione di sguardi e attività quotidiane che fondono in un unicum lo spazio barocco (Piazza Mattei) con l'interno, morbido e curvo (archi e volte a botte): insieme compongono l’immagine di un organismo che assembla la città storica e reale, il passato e il presente. Il soppalco si sviluppa con una superficie di 23 mq (vedi immagini). L’ispirazione deriva dalla nave, le scoperte dei popoli passati fra arte e conoscenza. La memoria storica della nave sommersa negli abissi dell’avanti cristo riemerge navigando sopra i flussi di cultura.